Uno dei problemi principali per gli adolescenti in Rete riguarda il tema del cyberbullismo. Si tratta di un fenomeno in crescita che va sempre combattuto. L’ultima indagine italiana, effettuata su larga scala rivela che poco più del 50% degli 11-17enni ha subìto qualche episodio offensivo, non rispettoso e/o violento da parte di altri ragazzi o ragazze nei 12 mesi precedenti. Il bullismo mina l’autostima e la dignità dei giovani e alla lunga può portare a situazioni di depressione e di ansia e comportamenti autolesivi.
La miglior forma di repressione è la prevenzione, e quindi l’informazione. Occorre parlarne, soprattutto nelle scuole ed agli studenti. A questo proposito, il
17 maggio 2018, la scuola primaria Don Bosco
ha organizzato, in orario scolastico, un convegno per gli alunni delle classi quinte in collaborazione con la Polizia Postale della Questura di Bolzano.
Tra le indicazioni trattate è emersa la necessità di promuovere una maggiore consapevolezza sull’uso delle nuove tecnologie, comprendere di cosa si tratta e sapere a chi rivolgersi in caso di bisogno, senza vergogna e senza sensi di colpa. Ma anche conoscere le conseguenze legali dei propri gesti e la pericolosità di chi può nascondersi dietro uno schermo. La partecipazione degli alunni è stata interessata e attiva, hanno posto molte domande e riferito personali conoscenze ed esperienze.
Il consiglio più importante?
Raccontare ai genitori, agli insegnanti o a una persona adulta di fiducia le prepotenze subite in prima persona o alle quali si è assistito, evitando di chiudersi per vergogna, paura o timore di essere coinvolti, con il rischio di diventare complici di questo fenomeno sempre più preoccupante.
Abbiamo bisogno del contributo di tutte/i, parliamone!